Che cos'è la Lavanda vera?

La Lavanda Vera (o Lavanda Officinalis o Lavanda Angustifolia) è una pianta aromatica perenne, legnosa e con rami erbacei fino alla base, sempreverde, della famiglia delle Lamiaceae. Alta da 40 a 100 cm, grigio-tomentosa, molto profumata, originaria del bacino del Mediterraneo. L’epiteto angustifolia fa riferimento alle foglie strette, questo la distingue dalla lavanda latifoglia che possiede foglie più larghe.

Per le pregevoli caratteristiche del profumo delle infiorescenze, la pianta di Lavanda ha sempre avuto un largo utilizzo popolare, sia per le sue proprietà officinali, sia per impartire un gradevole profumo alle biancherie fresche di bucato, tanto che le prime notizie sulle tecniche di coltivazione risalgono alla fine del XVI secolo. Il nome stesso “lavanda” è stato recepito nella lingua italiana dal gerundio latino “lavare” (= che deve essere lavato) per alludere al fatto che queste specie erano molto utilizzate nell’antichità per detergere il corpo.

 

La pianta non necessita di molte cure e viene comunemente coltivata in zone soleggiate, è molto resistente al caldo e alla siccità. Ama i terreni sassosi, in prevalenza calcarea, privi di ristagni idrici ed è particolarmente attrattiva per gli insetti pronubi utili, come le api.

Vi starete forse chiedendo perché abbiamo specificato che coltiviamo “lavanda vera” e non semplicemente “lavanda”. Ebbene, nella maggior parte dei prodotti in vendita, la qualità di lavanda usata è quella “ibrida” (Lavandula Hybrida o Lavandino), vediamo qual è la differenza.

Lavanda Vera

Tra tutte le numerose varietà di lavanda usate a fini curativi, quella augustofolia viene ritenuta fondamentale per una serie di ragioni: l’olio essenziale prodotto dai suoi fiori viene molto apprezzata in aromaterapia e profumeria per le sue note olfattive morbide e delicate e risulta estremamente versatile in quanto si miscela bene con altri oli.

Ottima per favorire il rilassamento, è indicata anche in presenza di bambini piccoli, in piccole quantità lenisce e rinfresca le pelli delicate, le mucose intime e distende i nervi. L’olio essenziale, se puro, può essere applicato direttamente sulla pelle senza il rischio di irritazioni.

Per quanto riguarda la coltivazione, la resa in olio essenziale di lavanda vera da fiore fresco va da un minimo dello 0.5% ad un massimo dello 1.5%, questo significa che 100 chilogrammi di fiori di lavanda vera, posso produrre attraverso distillazione in corrente di vapore tra 0,5 e 1,5 litri di olio essenziale.

Lavanda Ibrida

La lavanda Ibrida è un tipo di lavanda ottenuta dall’ibridazione di L.officinalis e L.spica. Le piante sono sterili, cioè non hanno seme, infatti la duplicazione è possibile solo tramite talea. Gli ibridi sono oggetto di maggiore coltivazione in quanto hanno una resa maggiore in olio essenziale, le piante hanno un maggiore sviluppo vegetativo e gli steli delle infiorescenze sono di notevole lunghezza, esteticamente più attraenti. La sua “creazione” risale agli anni 50 quando l’industria di prodotti detergenti faceva grande richiesta di olio essenziale di lavanda, ma necessitava di una materia prima più accessibile.

Nell’olio di lavandino c’è una componente più alta di chetoni che lo rendono non adatto ai bambini piccoli, alle donne in gravidanza e ai soggetti con crisi epilettiche. Da un punto di vista delle proprietà ha un minor effetto antinfiammatorio rispetto alla lavanda vera. Contiene un’alta percentuale di canfora, che gli dona una nota balsamica, ottimo come repellente per gli insetti.

La resa in olio essenziale di lavanda ibrida arriva fino ad un 2.5%, quindi da 100 chilogrammi di fiori di lavanda ibrida, si ottengono fino a 2,5 litri di olio essenziale.